Capitolo 4

Afferrai il coltello e lo posi alla luce soffusa del cielo bianco di neve. Era corto, lucido e portava impresso un marchio indimenticabile. " I Volturi sono stati qui " accennai alle altre, ferme sulla soglia. Rainie mi guardò preoccupata e si avvicinò all'oggetto. " Come fai a dirlo ? " " Guarda qui ! " e le porsi il pugnale, veloce. " A ripensarci... potrebbero essere ancora qui ! " Hire mi fissò incredula, poi senza dire niente, prese a salire le scale a due a due. " Ferma ! Hire aspettaci ! E' pericoloso, dannazione ! ". Ma lei correva già come il vento e non mi ascoltò. In un attimo la raggiungemmo. Era immobile davanti alla porta della sua stanza. Dentro intravidi un quartino di persone in piedi accanto al letto, sul quale stava comodamente seduto un vampiro dai capelli neri e il portamento regale. Aro. Mi venne quasi un colpo e dovetti aggrapparmi alla maniglia per non cadere. Perché l'intero gruppetto era venuto da noi ? Avevamo fatto qualcosa di illecito ? Presi a passare ogni informazione nella mia mente, con cura, ma non mi appariva la soluzione, il motivo per cui erano lì. Poi la parola che cambiò ogni mio pensiero. " Ebano... " pronunciò Rainie alle mie spalle, e allora capii : erano giunti da Volterra, nella penisola d' Olympia, solo per il cavallo. Nive mi afferrò il braccio per trattenermi. Aro intanto si era alzato e aveva preso a camminare su e giù, finché Moonni, ad un tratto, scattò rabbiosa : " Smettetela ! Ci state innervosendo ! Piuttosto diteci perché siete qui ". Caius e Marcus volsero lo sguardo verso di noi, in due modi totalmente diversi, uno agghiacciandoci, l'altro invece indifferente e pacato, quasi come se non fosse presente sulla terra. Poi Aro parlò : " Tranquille, Ebano sta bene, non abbiamo fatto altro che portarlo al sicuro, in un  luogo che conosciamo noi. " La vista mi girava e il sangue ribolliva nelle vene. Dove l'avevano nascosto e soprattutto come avevano potuto ? Loro non erano nessuno, solo dei vampiri che pretendevano di dettar legge, non avevano alcun diritto di portarmi via Ebano. " Direi invece che siamo qui, in questa stanza per punire i reali responsabili della nascita di una tale creatura, in poche parole : voi " . Raggelai all'istante mentre Nive allentò la presa sul mio corpo. " Punire  ? Non abbiamo fatto nulla di scorretto da ricevere una punizione, Ebano non può fare del male a nessuno, non si nutre di sangue e sa controllare la sua forza " disse Rainie tutto d'un fiato. Ma Aro non parve toccato : " Ebano rischia di farci scoprire, dubito fortemente che un animale possa esser tenuto sotto controllo, perciò... ". Ora toccava a me. " Stiamo scherzando vero ? Sappiamo tutti che il mio cavallo non può esser riconosciuto come è in realtà da un qualsiasi umano, e poi i cambiamenti rispetto a un qualsiasi purosangue sono pochissimi ! Noi non permetteremmo mai che il nostro segreto sia messo in pericolo ! ". Caius si affiancò ad Aro e gli sussurrò qualcosa all' orecchio, Aro di contro si allontanò e prese per mano Nive : " Mi dispiace, ma questa è la regola, e voi siete state riconosciute come trasgressori. Non potete fare nulla, o vi alleate a noi e allora potremmo chiudere un occhio, oppure vi uccideremo, e chiaramente in entrambi i casi Ebano morirà " . Aro aveva letto nel pensiero di Nive, sapeva ogni cosa di noi.  " Scegliete " aggiunse Caius. Mi voltai verso le altre per consultarci.  " Darcy sappiamo che per te è importante Ebano, ma non abbiamo scelta, almeno alleandoci avremo salva la vita " affermò Hire. " Come puoi dire una cosa tale ? Mi sembra ovvio, combatteremo e vinceremo " risposi io senza troppi preamboli. " Tu sei pazza, stiamo parlando dei Volturi " " E poi non ce la faremmo mai a sconfiggerli tutti, qui sono solo la metà " proseguì Moonni lucida e franca. " Non ti preoccupare Darcy " mi sussurrò Rainie " io sono con te, non ti abbandono ". Le altre la fissarono sconcertate. " Rainie non è un gioco, qui c'è in ballo la nostra vita " " Appunto ! " gridò quasi lei " Io non ho nulla da perdere se non un esistenza dannata, Darcy ha bisogno del nostro aiuto e pensandoci, chi ci assicura che i Volturi ci accoglieranno davvero tra di loro, alla fine ? " Le parole di Piovosa furono più che convincenti.  " Scusa Darcy, avete ragione, mi secca dirlo ma combattere sarà quasi più divertente, e poi loro non hanno i nostri talenti ! "  " E' deciso allora " sussurrò Nive. " Andiamo " conclusi e mi voltai verso i Volturi, che nel frattempo erano scesi dalla finestra nel campo dietro casa.  Li seguimmo accorte. Quando arrivammo nel prato li trovammo schierati in fila, erano di più ovviamente, la guardia al completo, e dietro di loro c'era Ebano, scalciante e furioso. L'avevano legato a una pianta. " Chissà poi perché questo caso li ha fatti arrabbiare tanto ! " ci disse Hire sorridendo.  Mentre ci fissavamo mi accorsi che una forza smisurata stava penetrando il mio scudo, Alec, pensai, e capii che forse non avevamo molte speranze.  " Ragazze statemi appiccicate, un' ospite sta gironzolando troppo nel mio scudo. A quanto pare Alec stava fallendo, nessuna di noi era colpita dal suo potere, io, intanto, mi concentravo e modificavo a piacimento gli strati dello scudo. Avevo capito che il potere di Alec funzionava ancora, ma il suo problema era che non gli permettevo di passare i vari cerchi difensivi che ci circondavano, Il mio talento non mi permetteva infatti di bloccare del tutto i poteri altrui, ma solo di cambiare, non a mia scelta, un aspetto. In questo caso Alec non riusciva più a controllare pienamente i suoi attacchi che di conseguenza erano allo sbaraglio e navigano spinti dai miei cambiamenti tra uno strato e l'altro. Alla fine, dopo qualche allungamento dell'ultima barriera, respinsi il suo ultimo attacco impossessandomi completamente del controllo della direzione. Alec mi fissò esterrefatto e riferì ad Aro poche parole concise.  " Stupefacente " proferì quest'ultimo, avanzando di qualche passo. " A quanto pare dovremo agire in maniera più diretta ". Poi fece un cenno alle sue guardie con la mano. Fortunatamente noi eravamo  ancora più rapide, Nive rallentò il tempo, mentre le altre scattarono avanti a denti scoperti. Anch'io mi parai in prima linea e colpii Alec dritto in viso. Poi Nive lasciò che il tempo riprendesse a scorrere normalmente. I Volturi erano disorientati e presero a guardarsi tra di loro confusi. Solo una guardia capì subito il nostro modo di agire, Jane. Approfittò di una mia distrazione per colpirci alle spalle, decisa e glaciale; era come esser trafitti da tanti spilli, ogni parte del mio corpo era colpita dai suoi attacchi, non potevo nemmeno muovermi. Ebbi paura, molto. Ma Hire, non si sa come sia stato possibile, riuscì a liberarsi, corse verso la Voltura e la prese per la testa. Il suo corpo si era mutato in quello di una specie di salamandra rossa e nera, le pupille ridotte a sottili strisce, come quelli di un gatto, e le unghie spropositatamente lunghe e acuminate. Probabilmente il mutamento aveva impedito alla nemica di riprendere subito controllo su Hire. Jane era  terrorizzata, non indietreggiò neanche, ed ebbe pochi momenti per riprendersi. " Ora ! " urlò Nive a squarciagola. Non compresi immediatamente quello che dovevo fare. Ma quando Rainie mi passò accanto concentrata e decisa non ragionai e mi gettai anch'io addosso ai Volturi. Chi vinse ? Noi, naturalmente. Al termine della battaglia corpo a corpo, Rainie fece in modo che la loro paura amplificata al massimo li costringesse a tornare in Italia.  Moonni curò le nostre ferite. I nemici scomparvero con una sola promessa " torneremo " . Infine, dopo vari sospiri, rientrammo a casa e sedute sul divano iniziammo a discutere. " Vi rendete conto che abbiamo appena sconfitto la casata reale ? " azzardò Moonni. " Per me è tutto merito di Hire, ha messo al tappeto quella smorfiosa so tutto io di Jane ! Poi mi spiegherai come hai fatto a proposito " " E Nive, senza di lei non ce l'avremmo mai fatta, con le sue pause temporali potevamo riposarci dopo ogni colpo ! " " Ragazze " aggiunsi io " parliamo più tardi, ora credo sia meglio riordinare le stanza, avete visto che disastro ? ". Moonni si alzò subito " Io scappo, niente faccende, mi occuperò di guarire completamente Ebano ". Lo immaginavo. E tutte scoppiammo a ridere.