" Sapevo che sarebbe andata a finire così " sospirai osservando l'auto di Nive con un lungo graffio sulla vernice. " Credo che dovresti dirglielo prima che lo scopra da sola ".  Moonni mi fissò esterrefatta " Già così poi ho smesso di vivere ! " .  " Che cos'è,  una battuta ? " ed entrambe scoppiammo a ridere di gusto mentre la neve incominciava a volteggiare intorno a noi. Novembre, eppure il freddo era già pungente come intorno alle feste di Natale. Le altre ci aspettavano al negozio di abbigliamento in centro. Decidemmo di andare a piedi, non ci mettemmo molto e dopo qualche minuto eravamo nel padiglione degli abiti da sera. " Se non ci fossero stupidi balli di festa a scuola non avremmo bisogno di spendere un capitale " disse Hire, splendida nell'abito di seta nera che si accasciava sulle gambe scolpite e il seno prominente. " Non sei costretta a spendere tanto, in fondo non devi sfilare sulle passerelle di Parigi " gli rispose Nive contrariata. Io invece mi limitavo a guardare le altre  vestirsi sorridendo davanti allo specchio. Per la testa pochi pensieri, la macchina, il tempo polare.  Il commesso ci fissava meravigliato. Non mi interessavano molto i capi d'abbigliamento. Per le altre una gonna di Dolce Gabbana in saldo o un paio di Jeans di Mew  Mew erano il massimo. Io avevo solo una borsa di marca, Gucci, e l'abito di Valentino del mio compleanno. Così stavo seduta in disparte, Rainie che non la smetteva di dire di sembrare un chiodo e Nive che cercava disperata un tailleur di Chanel a scacchi. Mi pareva di morire. Io il mio vestito già l'avevo comprato e mi sentivo a posto. Ad un tratto un idea mi perforò la mente velocissima. Non avevamo un animale da compagnia. Che c'è di male starete pensando. Ma un gruppo come noi non poteva stare senza una mascotte. Un cane ? Incominciai a pensare. No, troppo generico. Un gatto ? No, Moonni prima di essere vampira era allergica e li odia tuttora. Qualcosa di esotico, tipo camaleonti o rettili ? No, poco femminile. " A cosa stai pensando Darcy ?  " mi apostrofò Rainie, evidentemente incuriosita dal fatto che da più di dieci minuti non commentavo annoiata i loro futuri acquisti. " Ah, lasciatela stare, avrà le sue lune tipo umana colle mestruazioni " disse Moonni convinta " A proposito, Nive... ehm ... ti divo dire una cosa, riguarda la macchina " Nive, già sospettante, si voltò con aria fulminante " Cosa ? " Ma non diedi tempo a Moonni di iniziare a spiegare. " Stavo pensando che non abbiamo un pet " affermai con voce d'aldilà. Ma Moonni aveva ripreso a parlare dell'auto noncurante, così preferii agire da sola. Uscii dal negozio. Mi fermai un secondo a osservare Nive avvampare alla notizia del graffio. Poi mi decisi, inforcai una via deserta e iniziai a correre verso il Kentucky. Una tragittino nei miei standard.   Al mio ritorno le altre non furono molto contente della mia decisione. " Dove l'ho teniamo un cavallo mezzo vampiro ? Nel garage ? " mi urlò Hire furiosa. " Sappiamo che sei impulsiva, ma non ti sembra di aver esagerato ? " continuò Nive tranquilla. Eravamo tutte e cinque nel prato dietro casa, quello che dava sulla foresta. Dietro di me un cavallo nero come la pece scalpitava nitrendo. " Fallo star zitto, almeno " sentenziò Moonni al colmo del nervosismo. " Non capisco perché vi arrabbiate tanto, non si nutre di sangue, almeno non animale, ma semplicemente linfa vegetale, e poi potremmo farlo correre nei più illustri ippodromi d' America, vincerebbe su qualsiasi cavallo, è un purosangue inglese da corsa ! " . Ma Hire non sembrava d'accordo : " Ma guardalo bene, nessuno può scambiarlo per un qualsiasi puledro " . Mi voltai interamente per vederlo. Il suo manto lucido e sudato, scurissimo, era così sottile da lasciar trasparire le vene più superficiali , i muscoli erano sviluppatissimi e tesi, e gli arti perfettamente proporzionati e aggraziati, i crini morbidi come velluto persiano. In effetti, mi ritrovai a pensare, ma in fondo un umano non avrebbe notato nemmeno i particolari che ai miei occhi apparivano evidentissimi. " Una cosa non capisco " sussurrò Rainie preoccupata " a quanto pare resiste alle tentazioni e ubbidisce esclusivamente a te, è strano, cosa potrebbe significare  ? " il silenziò calò immediato, rotto solo dallo scalpiccio di zoccoli della bestia che trottava. " Forse è perché sono stata io a crearlo, sono come una madre ". Hire lasciò scappare un  " bleah " mentre le altre riflettevano sulla mia ipotesi. " Beh, è possibile, ma strano, in ogni caso è Rainie a decidere, la casa in fondo è sua ". Tutti gli occhi si volsero verso di lei. Rainie  abbassò lo guardo per qualche secondo, poi simulò ridendo un sospiro. " E va bene Darcy, percepisco che non vuoi tenerlo, ma conoscendo il tuo talento credo che tu voglia averlo vicino per sempre; possiamo tenerlo con noi " . Sentii il mio cuore sciogliersi, corsi ad abbracciarla piangendo e presi a schioccarle baci sulla guancia.  " Darcy, ma piangi ? " mi domandò Hire stupita dalla mia insolita reazione. Intanto il cavallo iniziò a rotolarsi nella neve nitrendo forte. E così fu. Gli costruimmo una casetta di legno sul retro, la sera lo lasciavamo libero di brucare ... gli alberi e mentre eravamo  a scuola lo legavamo nel box al riparo ( da pioggia e sguardi indiscreti dei vicini di casa ) . Il nome che gli diedi fu approvato dal resto del gruppo, ormai contento del nuovo arrivo in famiglia, e fu Ebano, dal colore del suo manto. Lentamente imparai a montare a cavallo e la mia felicità raggiunse il limite.   L'otto di Dicembre, festa per i cristiani molto importante, per noi vampire si rispecchiò in una gita nei boschi a caccia di lepri bianche nelle radure, e di cervi o alci nel fitto del bosco. Darcy e Moonni occupavano il bagno da più di venti minuti, Rainie e Nive invece erano stravaccate sul divano, guardando il nuovo video di Rihanna " Silly Boy " a volume improponibile. Le finestre spalancate per ricambiare l'aria satura di odore di bagnoschiuma. Immaginate come sia potuta apparire l'immagine a vicini, che ci spiavano da dietro le tende del soggiorno. Fuori sei gradi sotto zero e la neve che scendeva sottile come zucchero a velo. Il comignolo di casa fumava.  " Se non volete pagare inutilmente bollette di riscaldamento, chiudete le finestre " mi decisi a dire. Poi il bagno si liberò e prima che Rainie si alzasse dal divano nel tentativo di superarmi ero già  al piano superiore, chiusi la porta dietro di me e rapida girai la chiave. " Fregata " pensai tra me e me, mi diressi poi davanti allo specchio. Sul davanzale, nell'armadietto in alto a destra, e sul piano del lavandino c'erano solo trucchi, prodotti di cosmetica, profumi e spazzole. " Quanta roba inutile " sospirai e presi a cambiare il mio aspetto fissandomi nell'ovale lucente dello specchio. Provai a scurire la pelle sopra gli occhi in modo che sembrasse ombretto blu " No, troppo volgare " riflettei, allora provai a rendermi liscia di capelli, ma il ciuffo sembrava spennacchiato. Infine mi decisi, resi più colorite le guance paffute, sistemai i ricci in una coda alta e infine, con metodo naturale, passai un velo di gloss glitterato sulle labbra. " Perfetta " pensai. Lontano Ebano lanciò un nitrito scalciando. Nive cambiò canale alla televisione, Darcy scivolò nello zerbino nella hall. " Ahia " gridò. " E meno male che i vampiri sono agili" , dissi a me stessa. Mentre uscivo dal bagno riprese a nevicare più forte. Uscimmo tutte insieme, Darcy corse a salutare il cavallo, e Nive saltò nella jeep decisa :" Si va " urlò al nostro indirizzo. In auto arrivarono i primi sospetti, quando oramai eravamo ai margini di una grossa radura grande quasi come un campo da baseball, per vampiri intendo. " Non so voi, ma io sento la presenza di altri come noi, che facciamo ? " disse all'improvviso Moonni. " Anch'io l'ho percepito,  sento anche che sono numerosi, in otto se non erro " Rainie chiuse gli occhi per concentrarsi " Sono sereni, ma alcuni iniziano adesso ad agitarsi, hanno saputo del nostro arrivo. Una di loro è schermata, uno scudo più debole del tuo Darcy ma comunque imperforabile " riaprì gli occhi " Che ne dite di andare a farci ammirare ? " .   Nive girò la chiave e spense il motore secca. Le altre scesero subito, io attesi un poco, poi mi affacciai verso il gruppo di vampiri estranei. Erano in otto, come aveva detto Rainie. Nive e Darcy si schierarono davanti in posizione di difesa e presero a scrutare il terreno davanti. " Bene, bene, non siamo sole oggi, chi siete ? Siete di passaggio  ? " domandò Nive con fare cortese. Il vampiro dall'aspetto più anziano si porse verso di noi. Aveva capelli biondi e lucenti e un viso angelico. " Io sono Carlisle, loro sono mia moglie Esme, Emmett, Rosalie, Jasper ed Alice ed infine Bella ed Edward " ed indicò un vampiro... bellissimo. I suoi occhi erano grandi, dorati, ma più chiari dei miei, i capelli sembravano bronzo colato, e il suo fisico, alto e scultoreo, appariva perfetto in ogni singolo particolare. Ne fui subito innamorata. Neanche mi accorsi che al suo fianco stava un'altra vampira, castana e ancora più pallida del solito. " Non siamo di passaggio, noi viviamo qui in zona da sempre, siamo stabili, voi invece ? ". Nive prese in mano la conversazione " Anche noi abitiamo stabilmente qui vicino, da quasi due mesi, siamo... diciamo particolari, non vogliamo fare del male alle persone che ci circondano, così ci nutriamo di animali che cacciamo personalmente ". Carlisle la fissò esterrefatto " E' la prima volta che incontro vampiri con la nostra stessa politica di vita, sono colpito " Emmett avanzò " E poi non vi abbiamo mai incontrato da queste parti, come vi chiamate ? " . Darcy si fece avanti per presentarci : " Io mi chiamo Darcy e loro sono Nive, Moonni, Rainie e la nostra Hire " . Carlisle sembrava davvero interessato e pareva voler proseguire la conversazione, a un tratto, visti  i nostri occhi si avvicinò incuriosito " Non ci credo, ma i vostri occhi, i vostri occhi... " lo interruppi  " Sì, sono diversi, non sappiamo perché ma non sono cambiati nella metamorfosi, mentre i vostri... " e  calò un silenzio imbarazzante. " Stavamo per cominciare una partita a baseball, il tempo attutisce i suoni, vi va un match  ? " propose Rosalie.  " Se ci spiegate le regole sì " rispose Moonni. Carlisle ci mostrò le regole principali, poi ci dividemmo a squadre, il nostro gruppo contro il loro. Tra il team di Carlisle scegliemmo la ragazza di nome Alice come arbitro, e mettemmo in panchina il tipo di nome Emmett. Poi la partita iniziò, in battuta la loro squadra con Jasper, un simpatico biondino silenzioso. Il colpo, fortissimo, fendé l'aria e la palla volò lontana. Toccava a me recuperarla. Ero la più veloce del gruppo e non potevo permettermi di fallire. Presi a correre in maniera sovra vampiresca e mentre pensavo a raggiungere la mia meta, localizzai il luogo intorno a me. Un ramo, due radici, un cespuglio, ancora un ramo a sinistra, schivavo tutto senza esitare. Mi fermai solo quando vidi la palla sfrecciare in aria al mio fianco, ero stata così veloce che non aveva fatto nemmeno in tempo a toccare terra. L'afferrai al volo e la rilanciai all'indirizzo del campo.  Al mio ritorno mi accorsi di aver fatto punto. Edward mi si avvicinò colpito e sorridendomi " Sei stata fantastica, non conosco molti vampiri in grado di uguagliarmi " poi tornò dalla sua ragazza, quella di nome Bella e si abbracciarono, facendo moine. Disgustoso. Bella intanto fissava me da una parte ammirata e curiosa, da un'altra sicuramente invidiosa. Mi voltai e sorrisi tra me.  " Grande Hire, ore tocca a noi a battere, mandiamo Darcy ? " mi suggerì Moonni.  " Sì, ottima idea, il suo talento potrebbe risultare utile " e le strizzai l'occhio. " Darcy, è il tuo turno ". Darcy andò subito alla pedana. Poi, decisa, colpì la pallina che roteando sparì tra gli alberi a nord. Ero più che sicura che l'aveva accompagnata con la telecinesi per scagliarla più lontano. Infatti riuscimmo a vincere il punto. Darcy fu fissata da tutti i vampiri, ammirati della sua bravura. La solita esibizionista. " Siete brave, tocca ancora a voi " ci apostrofò Jasper. La partita riprese spedita. La volta dopo andò in battuta Moonni. E, attimo dopo attimo, sempre più entusiasmate arrivammo alla fine. Alice alzò le braccia indicando i rispettivi punteggi " Quattordici a sette ". Nive mi saltò addosso mentre le altre iniziavano a gridare contente. Ma io fissavo interdetta quel Edward che mi aveva strappato il cuore, era arrabbiato per la sconfitta. Che tenero ambizioso ! " Siamo stupefatti " urlò Emmett al nostro indirizzo " non ci è mai capitato di perdere contro un altro clan ". " Certo, non ci avevate mai incontrato " azzardai.  Scoppiarono a ridere e noi al loro seguito.  " Ci piacerebbe rivedervi, siete come noi, potremmo incontrarci per qualche battuta di caccia " affermò Carlisle. " Saremmo onorate ragazze " disse la donna con i capelli bronzei, Esme forse. " Oh, è un' idea molto carina, dove abitate ? " disse Nive con voce gentile.  " Siamo di Forks "  " Anche noi " disse Darcy " Nelson Street, la casa col garage celeste e le imposte lilla " . Gli altri si guardarono tra loro rapidi e : " Bene, avremo il piacere di riaccompagnarvi a casa, signorine ? " sussurrò Emmett con fare cavalleresco " No, mi dispiace, ma siamo con la nostra jeep, comunque..." e Moonni gli lanciò il nostro numero di casa " siamo sicure che prima o poi avrete questa possibilità " conclusi. La bionda di nome Rosalie venne a salutarci abbracciandoci. Molto cordiale. Quella di nome Bella invece rimase sulle sue, strano. Poi salimmo in auto e mentre tornavamo a casa Darcy : " Alla fine ho ancora fame, mica dovevamo cacciare ? ". Moonni le tirò le chiavi addosso " Golosa, non sai proprio rinunciare ? Dopo vai con la macchina a farti un giro " e sorrise. Nive levò le mani del volante e si grattò la nuca " Ma l'auto non è mia ? Non dovrei decidere io ? " e scoppiammo a ridere.  " Bando alle ciance, come vi è sembrato il gruppo ? " disse Rainie. " A me sta simpatico Emmett, e anche Rosalie, sono una coppietta fantastica, mentre giocavamo lei mi ha detto che sono come marito e moglie, che romantici ! " disse Darcy, facendo gli occhi dolci. " Per me anche quella di nome Alice, in fondo è stata molto spiritosa " aggiunse Moonni. " Io dico che l'unica scontrosa è stata quella Bella " azzardai . " Le altre mi squadrarono confuse e :" Ah sì " uscì Darcy convinta " ha tenuto il muso lungo tutto il tempo, e poi è sempre appiccicata alla sua famiglia, però, forse, è solo molto timida ".  " Non lo so " affermai sicura " mi è sembrata gelosa della nostra felicità, ma ... " Rainie mi mise una mano sulla bocca. Aveva gli occhi chiusi e la fronte solcata da piccole rughe per lo sforzo. " Che hai percepito ? " disse Nive, mentre svoltava l'angolo della nostra via. " Ora lo vedrete " e indicò con l' indice destro casa nostra. Alzammo tutte lo sguardo, e i nostri animi furono percorsi da un brivido di paura. Le finestre erano spalancate, la porta d' ingresso sfasciata e tutto era sottosopra. Moonni si lasciò scappare un urlo. Sullo zerbino un coltello insanguinato.