_TRAMA_

Per Isabella Swan una cosa è più importante della sua vita: Edward Cullen. Ma essere innamorati di un vampiro è molto pericoloso, più di quanto Bella immagini. Ora che il loro amore proibito rappresenta una minaccia per tutto quello che hanno di più caro e vicino, si accorgono entrambi che anche un piccolo incidente domestico può mettere in crisi la loro tranquillità...
Del resto vivere uno senza l'altra è semplicemente impensabile. Allora perchè Edward lascia Bella, così d'improvviso?
Cosa succederà quando il dolore lacererà il suo corpo?
Cosa accadrà quando inizierà una sfrenata corsa contro il tempo e la morte?
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_LA STORIA DIETRO NEW MOON_

Stephenie Meyer

Scrivere un seguito è un'esperienza molto diversa dallo scrivere una storia. Lo è stato per me almeno.
Se avete letto la storia dietro Twilight, allora sapete che non avevo programmato di scrivere un romanzo o iniziare una carriera come scrittrice. Ho solo scritto una storia per piacere personale, lasciandola crescere come voleva. Nessuna pressione, solo divertimento. Il primo seguito che ho scritto per Twilight – Forever Dawn – è stato più o meno lo stesso. Non stavo programmando un sequel così come non stavo programmando di scrivere un libro all'inizio. Inizialmente Twilight aveva un epilogo più definito. Ma, una volta terminato, ho iniziato a scrivere diversi finali. Dopo averne scritti tre, tutti più lunghi di cento pagine, ho realizzato che non ero pronta a smettere di scrivere di Bella e Edward. Uno di questi finali è diventato Forever Dawn.
(La gente spesso mi chiede se renderò mai pubblico Forever Dawn. La risposta è no. Per un motivo, non è bello – è assolutamente imbarazzante in alcuni punti. Comunque, alcuni dei contenuti saranno usati come una ampia bozza per il quarto libro, perciò non posso nemmeno dirvi cosa succede.)
Ero circa a trecento pagine con Forever Dawn quando la mia vita è stata stravolta. Twilight stava per essere pubblicato. La gente stava per leggere quello che avevo scritto. Più specificatamente, adolescenti stavano per leggere quello che avevo scritto. Involontariamente, avevo scritto un libro per ragazzi. Ho realizzato abbastanza velocemente che Forever Dawn non seguiva le regole per un libro per ragazzi. Dal momento che ero presa dalla storia, ho finito comunque Forever Dawn, sapendo che non avrebbe mai visto la luce un giorno; l'ho dato alla mia sorella più grande come regalo di compleanno. E dopo ho iniziato a scrivere il vero seguito.
La cosa più grande che non andava bene per un libro per ragazzi era questa: avevo praticamente saltato l'intera esperienza della scuola superiore di Bella, andando avanti in un tempo nella sua vita con temi più maturi. Così, quando ho iniziato ad abbozzare New Moon, sono tornata all'ultimo anno di scuola superiore di Bella ed ho chiesto al mio piccolo cast di personaggi, “Che succede?”
Mi sono presto pentita di aver chiesto loro della storia. Perché mi hanno dato una storia che non mi aspettavo. Più precisamente, Edward mi ha detto qualcosa che non volevo sentire.
Probabilmente dovrei menzionare qui che non sono matta (che io sappia), è solo che sono una scrittrice di personaggi. Scrivo le mie storie grazie ai miei personaggi; loro sono la motivazione e la ricompensa. La difficoltà con forti, definiti personaggi, però, è che non puoi far fare loro qualcosa che non è nel loro personaggio. Loro devono essere ciò che sono e, come scrittrice, loro sono spesso fuori dal tuo controllo.
Quando ho iniziato ha scrivere la trama di New Moon (ancora privo di titolo a quel punto), era chiaro che Edward era Edward, e si sarebbe comportato come solo Edward avrebbe fatto. E, per questo motivo, Edward se ne andava.
NO! Non volevo che Edward se ne andasse.Mi è venuta una crisi di pianto violenta come quelle che avevo visto nei forum su New Moon. Ho provato a convincerlo a non farlo. Gli ho offerto altre trame. Ho implorato. Edward è rimasto irremovibile.
Un giorno, quando Midnight Sun (Twilight visto da Edward) sarà disponibile, penso che capirete meglio che cosa ci sia nella testa del ragazzo. Vedete, così come Bella non pensa di essere abbastanza buona per Edward, Edward vede se stesso come un mostro senza anima che distrugge la vita di Bella e mette in pericolo il suo aldilà. L'incidente con Jasper funge da acceleratore, forzandolo ad agire. Lui è deciso a salvare Bella. Pensa che il miglior modo per farlo sia fare uscire i vampiri dalla sua vita.
Si sta comportando da stupido? In un certo senso, si. Ma non può vedere altri modi per proteggere Bella. Edward sta rimuginando sull'idea che se non fosse stato abbastanza veloce, se non avesse letto i pensieri di Jasper appena in tempo, allora questa – morte – sarebbe stata meglio per Bella piuttosto che una vita con Edward? Se lei morisse a diciotto anni e andasse in paradiso, non sarebbe meglio di una esistenza immortale ma priva di anima e dannata? Edward lo pensa. Comunque, sa che non sarebbe mai capace di vederla morire. Di conseguenza, è meglio per lui allontanarsi da lei prima che qualcosa renda necessario morderla...
Perciò eccomi, con Edward che se ne va. È stata una pillola difficile da digerire, ma una volta che ho accettato l'inevitabilità di ciò, ho avuto un'interessante domanda nelle mie mani. (E gli scrittori vivono per domande interessanti.)
CHE COSA SUCCEDE SE... che cosa succede se il vero amore ti lascia? Non una normale storia d'amore da liceo, non un ragazzo atleta a caso, nessuno rimpiazzabile. Vero amore. L'altra metà, la vera anima che ti completa. Che cosa succede se lui ti lascia?
La risposta è diversa per ognuno. Giulietta ha la sua versione, Marianne Dashwood ha la sua, Isotta e Catherine Earnshawn e Scarlett O'Hara e Anne Shirley tutte hanno un loro modo di farcela.
Non avevo risposta alla domanda per Bella. Che cosa fa Bella Swan quando il vero amore la lascia? Non solo il vero amore, ma Edward Cullen! Nessuna delle altre eroine ha perso un Edward (Romeo era una testa calda, Willoughby era un birbante, Tristano aveva problemi di lealtà, Heathcliff era totalmente cattivo, Rhett aveva sfumature cattivee faceva affari con i ladri, e il dolce Gilbert era molto più un Jacob che un Edward). Perciò cosa accade quando il Vero Amore nella forma di Edward Cullen lascia Bella?
Ho lasciato che Bella rispondesse alla domanda da sola, scrivendo per vedere cosa avrebbe fatto. È stato difficile scrivere la sua sofferenza, perché dovevo viverla per poterla scrivere, e spesso scrivevo attraverso le mie lacrime. Al tempo stesso, è stato sempre interessante. Bella mi ha sorpreso con la sua accanita determinazione. Si è spinta attraverso l'agonia, vivendo per gli altri – Charlie in questo caso – come è sempre stato il suo stile.
(Nota a parte: ci sono alcuni che pensano che Bella sia debole. Ci sono quelli che credono che le mie storie siano misogine – la damigella in difficoltà deve essere salvata dall'eroe valente.
La prima accusa, posso solo dire che tutti noi affrontiamo il dolore a modo nostro. Il modo di Bella non è meno valido di qualche altro nella mia testa. Quelli che contestano le sue reazioni non tengono conto che sto parlando di vero amore qui, non di una cotta studentesca.
Respingo in maniera enfatica la seconda accusa. Io sono del tutto favorevole al girl power – guardate Alice e Jane se ne dubitate. Non sono una anti-femmine, sono una anti-esseri umani. Ho scritto questa storia dalla prospettiva di una ragazza umana perché veniva più naturale, come potete immaginare. Ma se il narratore fosse stato un ragazzo umano, non avrebbe cambiato gli eventi. Quando un essere umano è totalmente circondato da creature con forza, velocità, sensi e altri inquietanti poteri soprannaturali, lui o lei non saranno in grado di tenergli testa.
Scusate. È solo ciò che è. Non possiamo essere tutti assassini. Bella se la cava piuttosto bene credo, tutto sommato. Salva Edward, dopotutto. Nota a parte finita. Torniamo alla storia.)
E così è nata la premessa di base di New Moon, e con lei il titolo. Per seguire Twilight, avevo bisogno di un orario del giorno che riflettesse lo stato d'animo del seguito. E dal momento che questo è il periodo più buio della vita di Bella, ho pensato che fosse appropriato chiamare il libro con il nome della notte più buia, una notte senza luna.
Quando le copie di New Moon sono arrivate nelle mani dei fans, ho chiesto alla gente di leggere New Moon due volte, promettendo che avrei spiegato il motivo in seguito. Il momento è arrivato, ecco perché: durante la prima lettura di New Moon, ho scoperto che i lettori sono così ansiosi a causa dell'assenza di Edward che non possono soffermarsi nella parte centrale del libro. Lo sfogliano e lo leggono in fretta e saltano avanti fino a che, alla fine, lo ritrovano nuovamente. Comunque, a quel punto hai perso la parte principale del romanzo quasi completamente. Durante la seconda lettura, sapendo che Edward tornerà nella storia ad un certo momento e in un determinato luogo, il lettore può rallentare e gustarsi il meraviglioso Jacob Black.
Pensando al ritorno di Edward in seguito come un vantaggio!
Prima di lavorare alla soluzione, non avevo realizzato quanto i miei personaggi avessero imparato da questa esperienza. Roba vitale. Senza questa separazione dolorosa, magari Bella non avrebbe mai realizzato che Edward le appartiene davvero. Non importa quanto lei pensi sia perfetto, o quanto pensi di essere imperfetta lei, lui le appartiene. Le parole non posso esprimere a pieno l'importanza di questa consapevolezza del cambiamento della vita di Bella.
Ugualmente come un cataclisma – Edward finalmente si rende conto dell'intensità dei sentimenti che Bella nutre nei suoi confronti, qualcosa che lui ha sempre sottovalutato. Questa è la questione di Edward: conosce la natura umana piuttosto bene. Ha visto centinaia di relazione umane da dentro, e nessuna di queste è arrivata vicino alla profonda ed eterna devozione dell'amore tra Carlisle e Esme, o Alice e Jasper, o persino Rosalie ed Emmett. Potete colpevolizzarlo per aver pensato – dopo cento anni di esperienza immortale - di essere in grado di provare un amore più profondo rispetto alla sua ragazza di diciotto anni? Edward è, comprensibilmente, un po' un so-tutto-io. Ha imparato molto attraverso questa esperienza, la cosa più importante è che i sentimenti che Bella nutre per lui sono una eccezione alla regola umana. Un'altra cosa che ha imparato (non così importante, ma sempre buona da sapere) è che, nonostante tutta la sua conoscenza, lui è completamente capace di commettere stupidi sbagli nel giudicare.

 

Ah, e ora c'è il mio regalo preferito, che New Moon mi ha portato: Jacob Black.

 

Lo sviluppo di Jacob in un personaggio maggiore è stato un viaggio strano. All'inizio, Jacob era solo un espediente. In Twilight, Bella ha bisogno di un modo per trovare la verità su Edward, e la tribù dei Quileute convenientemente situata lì, con tutte le loro fantastiche leggende, forniva una bella opportunità per quella rivelazione. E così Jacob è nato – nato per dire a Bella il segreto di Edward.
A questo punto è successo qualcosa che non mi aspettavo. Con Jacob è stata la prima volta che un personaggio ha davvero preso vita – un personaggio secondario che si sviluppa così completamente che non potevo tenerlo bloccato in un ruolo così piccolo. (Dopo Jacob, questo mi è ricapitato con parecchi altri personaggi minori. Mi piace davvero quando succede, sebbene spesso distrugga la mia bozza.) Da principio, persino quando Jacob appare solo nel capitolo sei di Twilight, lui era così vivo. Mi piaceva. Più di quanto mi sarebbe dovuto piacere per una così piccola parte. A Bella piaceva. La sua fiducia istintiva e l'affetto sono venuti senza il mio intervento. E non eravamo solo noi, il mio agente anche. “Amo Jacob”, ha detto Jodi (o qualcosa di questo tipo – è successo tutto nel 2003). il mio editor era d'accordo. “Possiamo mettere più Jacob nella storia?” aveva chiesto Megan.

Oh si, possiamo!

Stavo scrivendo New Moon e correggendo Twilight contemporaneamente. Così, quando Jacob Black ha iniziato ad avere un ruolo importante in New Moon, sono stata in grado di tornare indietro e dare più risalto a Billy e Jacob in tutto Twilight.

Molte persone mi hanno dato più credito di quanto meritassi; pensano che io sapessi che Jacob era un licantropo dall'inizio. Non è questo il caso. Twilight doveva essere un romanzo unico, ricordatelo. Non c'erano idee su licantropi nella mia mente quando l'ho scritto. Le leggende dei Quileute che Jacob racconta a Bella nel capitolo sei di Twilight sono tutte autentiche storie dei Quileute che ho imparato quando ho fatto ricerche sulla tribù (che è una vera tribù con una storia davvero affascinante e misteriosa). Tutte vere leggende dei Quileute, tranne il mito dei vampiri, riguardo i “freddi”. Ho mantenuto la storia del lupo (la vera leggenda dei Quileute dice che la tribù discende da lupi trasformati da uno stregone) perché stava bene con la mia conoscenza lacunosa dei vampiri e dei licantropi che stanno sempre alle rispettive gole (ah ah, gioco di parole intenzionale). Il sogno che Bella ha avuto nel quale Jacob si trasforma in un lupo per proteggerla non aveva un significato prefigurato a quel tempo. Era solo il mio modo di permettere al subconscio di Bella di articolare la situazione. 

Certo, io tra tutte le persone dovrei sapere che i sogni possono avere un serio impatto sulla nostra vita.
Il sogno sul lupo che Bella ha fatto è sempre stato una delle mia immagini visive preferite in Twilight. Quando ho iniziato a lavorare su New Moon, avevo quell'immagine in mente. E ho pensato tra me e me, non sarebbe stato fantastico se fosse stato vero – se TUTTE le leggende di Jacob fossero basate su fatti reali? Che cosa succederebbe se Jacob discendesse dai lupi?

Tutto allora ha iniziato a andare insieme. Sam sulla spiaggia in Twilight non era più soltanto uno che credeva in vecchie leggende – era il primo lupo contemporaneo. Gli avvertimenti di Billy erano più essenziali – lui aveva prove concrete in mano, anziché solo sospetti. E Jacob, il mio povero, dolce Jacob, aveva un intero patrimonio segreto che aspettava di arrivare e crollare su di lui.

A quel punto tutti i supporti principali della storia erano al loro posto, e io dovevo solo scrivere. Ah. Più facile a dirsi che a farsi.

È difficile da spiegare quanto gioioso sia stato per me il processo di scrittura quando stavo creando Twilight. È stato qualcosa che ho fatto per divertimento e eccitazione, senza preoccupazioni su che cosa chiunque altro avrebbe pensato, perché nessun altro l'avrebbe mai letto. Con New Moon, sapevo che la gente l'avrebbe letto. E alcune di queste persone avrebbero avuto penne rosse in mano mentre leggevano. Conoscevo abbastanza il processo di editing per sapere che ci sarebbero stati dolorosi cambiamenti più avanti; le parti che amavo ora rischiavano di non arrivare al taglio finale. Dovevo ripensare e rivedere e lavorare. Ciò ha reso molto difficile scrivere le parole, e avevo una terribile sensazione simile alla paura da palcoscenicodurante tutto il tempo in cui scrivevo.
Ci sono voluti cinque mesi, ma il processo di editing è stato più lungo e difficile rispetto a quello per Twilight. New Moon è stata una storia molto difficile da raccontare, non solo per quanto riguarda le emozioni, ma anche a livello funzionale. Necessitava di molto lavoro. I tagli di New Moon che ho postato spiegano alcune delle più grandi ristrutturazioni che ho dovuto fare.
La buona notizia è che ho superato – o meglio mi sono abituata – alla paura da palcoscenico. Il terzo libro è stato molto più facile sotto diversi aspetti - ho imparato molto attraverso l'esperienza di New Moon, e sono cresciuta come scrittrice. Ancora meglio, i miei personaggi sono cresciuti e maturati in modi interessanti che mi hanno dato modo di lavorare per il resto della serie! Sto scrivendo il quarto libro in questo momento, e lasciatemelo dire, Forks è un posto molto emozionante dove stare in questi giorni.